05 Lug Devitalizzazione, la soluzione contro il dolore di denti compromessi
Quando sentiamo parlare della devitalizzazione di un dente generalmente iniziamo a provare un certo disagio ma, la devitalizzazione è generalmente l’unico rimedio contro il dolore dei denti.
Vediamo quindi di comprendere quando si deve intervenire per effettuare la devitalizzazione di un dente e cosa comporta.
Cos’è la devitalizzazione di un dente?
La devitalizzazione di un dente è un intervento chirurgico che mira a salvare il dente ed è praticato dallo specialista in endodonzia, ovvero quella branca dell’odontoiatria che si occupa dei tessuti interni dentali.
Spesso quando il nostro dentista di fiducia si trova di fronte ad un dente profondamente cariato, in cui i batteri hanno ormai raggiunto la polpa dentale, può decidere di intervenire effettuando la devitalizzazione del dente.
Con devitalizzazione è in effetti l’unica soluzione per “salvare” il dente evitandone l’estrazione.
Quando si deve devitalizzare un dente?
Generalmente vi sono dei segnali d’allarme che potrebbero indicarci che un nostro dente sta affrontando un problema e che il tessuto interno del dente è infetto.
Ad esempio, se il dente presenta una carie, oppure è scheggiato, vi sono stati precedenti interventi. In questi casi dovremmo regolarmente monitorare lo stato di salute del dente.
Se però iniziamo a provare:
- Dolore e sensibilità quando si beve o si mangia cibo caldo o freddo
- Dolore durante la masticazione
- Gonfiore della gengiva
- Un dolore costante o pulsante
Dovremmo recarci dal nostro dentista in quanto molto probabilmente ci troviamo di fronte ad un’infezione dei tessuti interni del dente, conseguenti alle cause indicate poco sopra.
Come si devitalizza un dente
La devitalizzazione di un dente è una comune procedura di chirurgia orale che avviene in anestesia locale e deve essere eseguita da un dentista.
Molto probabilmente il nostro dentista inizierà effettuando una radiografia al dente da devitalizzare per accertarsi che non sia ulteriormente danneggiato.
Dopodiché si effettua l’anestesia locale per eliminare il dolore durante tutto l’intervento chirurgico.
In seguito, dopo aver aperto la corona del dente, lo specialista inizierà con la rimozione della polpa dentaria e con la pulizia totale e profonda dei canali radicolari del dente.
In questo modo il dente viene ripulito dall’infezione e disinfettato.
A questo punto i canali dentali vengono riempiti con del materiale biocompatibile, come il cemento e una resina apposita, e il tutto viene sigillato con un’otturazione cui generalmente segue l’applicazione di una capsula che andrà a coprire il dente così da proteggerlo e restituirgli l’aspetto di un normale dente.
Cura di un dente devitalizzato
Un dente devitalizzato è più fragile di un dente naturale, per questo si deve mettere in atto una meticolosa cura orale ed effettuare delle regolari visite dal proprio dentista, al fine di prevenire l’insorgenza di patologie più gravi.
Per questo che si consiglia sempre di mantenere sana e pulita la bocca con attenzioni quotidiane per mantenere in salute il cavo orale effettuando la pulizia dei propri denti ogni volta che si mangia e utilizzando regolarmente il filo interdentale e lo scovolino così da evitare l’accumulo di cariche batteriche e infezioni ai tessuti gengivali.
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